Lo Spritz: origini e leggende sul Re dell’aperitivo

Lo Spritz: origini e leggende sul Re dell’aperitivo

Con l’arrivo della bella stagione, i bar si popolano di giovani che consumano un buon aperitivo, usanza tutta italiana che si sta diffondendo anche nel resto del mondo.

Sedendosi al bar con i nuovi amici conosciuti tramite Joiupp, l’app che ti permette di conoscere persone con i tuoi stessi interessi, viene ormai quasi automatico ordinare “uno Spritz!” Tutti lo conosciamo, tutti lo abbiamo gustato almeno una volta nella vita.

Ma quali sono le sue origini? E quali le ragioni del suo crescente successo?

Le leggende sull’origine dello Spritz

Sono in molti ad attribuire allo Spritz origini veneziane, ed è effettivamente a loro che si attribuisce il crescente successo di questo cocktail.

Si narra infatti che lo Spritz fece la sua prima apparizione all’Arsenale di Venezia, nel 1500. In quel periodo, la Serenissima era uno stato molto potente e molto esteso. L’industria navale era di gran lunga la più sviluppata, e contribuiva a reggere l’intera economia della città.

Il complesso di cantieri navali dell’Arsenale di Venezia era quindi tenuto in grande considerazione, così come i suoi operai. Si narra quindi che essi godessero di un trattamento di favore, e per questo a loro era riservato un pasto d’eccezione: gallette e un bicchiere di vino allungato con l’acqua fresca. Questo fu il primissimo antenato dello Spritz. 

Esiste però un’altra versione della leggenda della nascita di questo drink. Questa volta ci troviamo agli inizi dell’Ottocento, sempre a Venezia, ma durante il declino della Serenissima sotto gli attacchi dell’impero asburgico.

I soldati austriaci erano abituati a bere un bicchiere di vino nelle loro osterie. Arrivati in Italia, stupiti dalla gradazione alcolica troppo elevata dei vini del territorio, chiesero ai locandieri di “spruzzare” i bicchieri di vino con un po’ di acqua frizzante. 

In austriaco “Spritzen” significa proprio “spruzzare”. Fu così che nacque una versione primitiva dello Spritz, ottimizzata poi nel tempo.

Fu solo negli anni Venti che alla ricetta fu aggiunto il bitter, il Select nelle zone di Venezia, l’Aperol nelle zone di Padova. Quest’ultima fu la versione che trovò più fortuna in tutta la Penisola, diffondendosi a macchia d’olio fino a diventare il long drink più famoso d’Italia, nonché il Re dell’aperitivo.

Nel 2011, lo Spritz è entrato a far parte dell’elenco IBA (International Bartenders Association) e, col suo gusto fresco e frizzantino, contribuirà ad allietare ancora una volta l’estate italiana.

La versione analcolica dello Spritz!

In pochi la conoscono, ma tra le innumerevoli versioni del popolare long drink, ne esiste anche una completamente analcolica, che ricalca la moda del mocktail, che si è ormai diffusa. 

Questa versione viene preparata utilizzando il succo d’arancia al posto del prosecco, e un bitter analcolico in sostituzione dell’Aperol. Il drink mantiene in tutto il suo colore originale e soprattutto la freschezza che lo contraddistingue. 

Qualsiasi sia la propria versione preferita, analcolico, con l’Aperol, il Select o il Campari, lo Spritz è davvero buono solo se gustato in compagnia! 

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