Quando entriamo al cinema, il primo dei cinque sensi che viene immediatamente risvegliato non è la vista. Uno degli elementi che fanno ormai parte dell’esperienza complessiva dell’andare a vedere un film sul grande schermo è infatti il caratteristico odore dei popcorn appena fatti, di cui ormai sono piene le nostre sale cinematografiche.
Abitudine che in Italia è ancora giovane, negli Stati Uniti i popcorn al cinema sono stati introdotti durante la Grande Depressione, negli anni Trenta. Economici e facili da fare, il “mais scoppiato”, traduzione letterale della parola, diventò presto uno degli snack più amati dai telespettatori americani.
A partire dagli anni Cinquanta, tutti i cinema americani erano dotati di macchina per popcorn. Solo pochi anni prima, però, erano addirittura bannati dalle sale cinematografiche.
Quali sono quindi le tappe della loro diffusione? E come sono diventati il tipico cibo da consumare al cinema?
Breve storia dei popcorn
Circa settemila anni fa, il mais iniziò ad essere coltivato negli Stati Uniti, importato probabilmente dal Messico. Di varietà ne esistono a bizzeffe, ma quella che utilizziamo per produrre i pop corn si chiama “Everta”, ed è quella più ricca di amido: questo fa sì che, sottoposti a calore, i chicchi si gonfino fino ad esplodere, producendo il caratteristico e profumato snack.
La diffusione di questo alimento viene fatta risalire alla prima metà dell’Ottocento, quando i popcorn venivano consumati come cibo da passeggio, al pari delle patatine fritte. Queste vennero definitivamente surclassate nel 1885, quando Charles Cretor brevettò la prima macchina trasportabile per fare i popcorn: si trattava di una macchina a vapore trasportata su una carrozza con i cavalli.
Questi, quindi, venivano principalmente consumati per strada, fuori dai circhi o durante le fiere. Il loro consumo era però vietato in un luogo in particolare: i teatri.
I popcorn e il cinema
Nel 1895 nacque il cinema. In quell’anno, i fratelli Auguste e Louis Lumière, appassionati di fotografia, proiettarono per la prima volta le immagini di un treno a vapore in movimento. In pochi anni, i due fratelli brevettarono il cinematografo, la base di quello che oggi ci permette di godere di pellicole lunghissime.
Ma torniamo ai popcorn: come si intreccia la storia del cinema con la loro? Abbiamo detto che nei teatri il consumo dei popcorn era proibito, e nello stesso modo anche nei cinema.
I primi spettacoli cinematografici erano infatti muti, e chiunque entrasse ad assistervi doveva stare in rigoroso silenzio per non disturbare la proiezione. Questo includeva anche il consumo di cibi o bevande, soprattutto se rumorosi alla masticazione.
Tutto cambia con l’avvento del sonoro: a partire dal 1927, il cinema diventa un tipo di intrattenimento molto più popolare rispetto a prima, e cambia totalmente il modo in cui viene fruito. Con l’aumento del pubblico, aumentano anche le possibilità di guadagno, e i gestori dei cinema si rendono conto di quanto potrebbe essere redditizia la vendita di cibo all’interno dei teatri, che fino a quel momento avveniva al di fuori, da parte di venditori ambulanti e spesso improvvisati.
Piano piano le sale si adattarono: iniziarono ad apparire impianti fissi per i popcorn, e presto ci si rese conto che i profitti maggiori derivavano proprio dalle sale dotate di distributore.
Negli anni Settanta, con la diffusione della televisione, si verificò un declino della vendita e del consumo di popcorn. Solo con la diffusione dei forni a microonde nelle case degli americani, i popcorn conobbero un secondo boom, tornando alla ribalta.
Oggi, il mercato del cinema si è parzialmente rialzato dopo il biennio nero della pandemia. È bene ricordare che il costo dei popcorn al cinema è così alto a causa del fatto che questi ultimi rappresentano una delle più grandi fonti di sostentamento per le sale cinematografiche.
Rinunciare ai popcorn quando si va al cinema è come rinunciare ad una parte di esperienza: i popcorn fanno ormai parte integrante del sistema cinematografico, e il loro profumo caratteristico ci accompagna fino alla fine della proiezione.
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