Come sembrare esperti di vino in tre semplici mosse

Come sembrare esperti di vino in tre semplici mosse

É venerdì sera e hai voglia di uscire, ma i tuoi amici sono tutti impegnati. Il tempo fuori è bello, e non hai proprio voglia di rimanere a casa, ma non sai come fare.

Improvvisamente, una notifica della tua app Joiupp ti avvisa che diverse persone stanno andando a mangiare in un ristorante nelle vicinanze, e la speranza si riaccende: è un’ottima occasione per uscire a conoscere gente nuova e intrattenere una conversazione piacevole.

Al ristorante chiedono a te di scegliere il vino da una lista infinita di nomi che non conosci. Sei nel panico, ma non puoi darlo a vedere. Allora, atteggiandoti da intenditore, allunghi il dito verso una bottiglia dal nome incomprensibile.

Il cameriere torna con la fatidica bottiglia, ed ecco il momento che potrebbe farti perdere tutta la credibilità davanti ai tuoi nuovi amici: la degustazione.

Ecco quindi dei consigli utili per non fare figuracce!

Come si degusta il vino?

Nei film si vede spesso un personaggio annusare il vino e poi dire cose del tipo «Sa di tappo». Ma cosa vuol dire? E come si fa a capire?

Prima di tutto, quando si degusta il bicchiere va riempito solo di ⅓, mantenendo il calice per il gambo e tenendolo leggermente inclinato. Questo sarà però compito del cameriere, la vera sfida inizia adesso.

Il calice va impugnato per lo stelo, o per la base: questo perché un vero intenditore sa che prendere un calice per la “pancia” del bicchiere potrebbe scaldare il contenuto.

Successivamente, è bene tenere presente che il vino va analizzato con tre sensi: la vista, l’olfatto e infine il gusto.

Per questo motivo, la prima cosa da fare è far roteare un po’ il bicchiere, in modo da bagnarne le pareti. Questo si fa per valutarne la viscosità e il grado alcolico: se un vino scorre velocemente, vuol dire che è leggero e poco alcolico; se, al contrario, scorre in modo lento e lascia degli archetti più lenti a staccarsi dalle pareti, si tratta di un vino corposo e molto alcolico.

Prima della degustazione vera e propria, si esegue una prova olfattiva. Il bicchiere va inclinato in corrispondenza del naso, questo per aiutarci ad inspirare i fumi del vino. Il bicchiere va allontanato dal naso dopo qualche secondo, per poi ripetere l’operazione.

Da questo, si possono individuare le note aromatiche del vino che si sta per assaggiare: può avere note fruttate, speziate, aromatiche, erbacee, selvatiche, e chi più ne ha più ne metta. É in questa fase che ci si può atteggiare da veri intenditori.

L’ultima fase è quella del gusto. Prendi quindi un sorso, tenendolo in bocca il vino per il tempo necessario a sentirne il sapore e l’intensità.

Il vino va assaggiato due volte. La seconda degustazione si fa incorporando nel sorso anche dell’aria, per amplificare le sensazioni gustative. Dopo aver deglutito, ci si ferma per 10/15 secondi, per coglierne il retrogusto.

E adesso anche tu sei pronto ad arricciare il naso e a dire con aria da esperto: «Questo vino sa di tappo!»

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