Le 5 cose sul Duomo di Milano che (forse) non sapevi

Le 5 cose sul Duomo di Milano che (forse) non sapevi

Ogni città ha il suo simbolo: quello di Milano è senza alcuna ombra di dubbio il Duomo

Passeggiando per il centro della città, non si può non soffermarsi a visitare questo splendido e imponente monumento. 

Il Duomo fu costruito a partire dal 1386, nel fiore del periodo gotico, e i lavori durarono fino alla metà del XX secolo, complice anche la Seconda Guerra Mondiale, i cui danni richiesero mirati lavori di restauro. Negli anni, la costruzione subì diverse influenze, date senza dubbio dal passare del tempo, che contribuirono a rendere la cattedrale sempre più maestosa.

Così, il Duomo finì per diventare il simbolo di una città dinamica come Milano. E nasconde moltissimi segreti nascosti.

La “Bela Madunina” protegge il Duomo dai fulmini

La famosa Madunina si occupa di vegliare sulla città dall’alto dei suoi 108 metri di altezza dal suolo, che da quando è stata posta in altitudine, risulta essere il punto più alto della città.

Dagli anni Trenta, infatti, una legge cittadina dice che non si possono costruire edifici più alti della Madonnina. Più recentemente è stata infranta da diverse costruzioni milanesi, come l’edificio Pirelli e il “Dritto” in zona City Life, sulle cui cime sono state poste delle copie in miniatura della celebre statua, per onorare comunque la tradizione.

Opera dello scultore Giuseppe Perego e dell’orafo Giuseppe Bini, la scultura misura più di quattro metri di altezza ed è praticamente impossibile non vederla: scintilla anche di notte, e per questo motivo durante la Seconda Guerra Mondiale, si soleva coprirla con dei panni per non farla intercettare dagli aerei nemici

La statua ha però anche un’altra funzione. Se si osserva da vicino, si può vedere che la scultura tiene nella mano destra un’alabarda di ferro. Ecco, quest’asta è in realtà un parafulmine nascosto! La Madunina, infatti, si rivela essere una protezione, grazie anche alla sua posizione strategica. 

Durante alcune ricorrenze particolari, inoltre, l’asta funge da porta-bandiera, una ricorrenza originata dalle Cinque Giornate di Milano del 1848, celebrazione della cacciata degli austriaci dalla città. Una tradizione giunta fino a noi.

8 chilometri quadrati di meravigliose terrazze

Se hai vissuto  a Milano da studente universitario e fuorisede, saprai di certo della leggenda del tetto del Duomo: secondo la diceria, se ci sali prima di laurearti, rischi di non farlo mai accadere.

Eppure, il tetto del Duomo è leggendario: è composto da ben 8 chilometri quadrati di terreno calpestabile, ed è completamente visitabile (e fotografabile) dai turisti di tutto il mondo. 

Da lì si gode una vista a tutto tondo sulla città, e si può camminare in una vera e propria giungla di marmo bianco. È un’esperienza suggestiva, degna di essere fatta (anche dagli universitari più impavidi!).

Un trionfo di statue, anche profane

Il Duomo racchiude un alto patrimonio artistico di grande valore, composto da 3.400 statue scolpite a partire dalla fine del 1300 da un grande numero di artisti e scultori diversi. 

Camminando attorno e dentro alla cattedrale col naso all’insù, si può godere di una miriade di statue poste sulla facciata e tutto intorno alla cattedrale. Non ce n’è una uguale all’altra, e rappresentano sia personaggi sacri che profani. Accanto a Noè, infatti, possiamo trovare state di allegorie umane o animali, così come figure diaboliche di ogni genere

Tra angeli, profeti e apostoli, possiamo trovare gargoyle e draghi, accanto a figure storiche come Dante Alighieri o Vittorio Emanuele II.

Sulla facciata del duomo è nata la Statua della Libertà!

Si narra infatti che sopra al portone centrale del Duomo ci sia una statua, plasmata quasi 70 anni prima di quella americana, che ispirò Frederic Auguste Bartholdi, lo scultore del simbolo di New York, a creare la famosa scultura. 

La raffigurazione venne creata nel 1810 da Camillo Pacetti, il quale le diede il nome di “La Legge Nuova”. Le similitudini tra le due statue sono molte: entrambe tengono in mano una torcia e hanno il capo cinto da una corona.

Una macabra statua

Nel transetto destro del Duomo si erge una statua un po’ macabra, quasi horror. È la statua di San Bartolomeo, che raffigura quello che secondo la leggenda è stato il suo martirio.

L’apostolo fu infatti scorticato vivo, e la scultura rappresenta proprio il santo con la propria pelle attorno alle spalle e i muscoli e le ossa ben in vista. È una statua quasi fuori posto se si pensa che si trova all’interno della cattedrale cristiana più grande d’Europa.

Cerca il tuo segno zodiacale!

All’interno del Duomo si può cercare il proprio segno zodiacale! 

A poca distanza dal portone d’ingresso, infatti, c’è una lunga striscia di ottone che percorre la larghezza della cattedrale. È una meridiana: costruita nel 1786 da alcuni astrologi, riceve la luce del sole da un buco nella volta della prima cappella. 

A seconda del periodo dell’anno in cui ci troviamo, la meridiana va ad illuminare il segno zodiacale corrispondente. Sulle mattonelle del pavimento, infatti, sono raffigurati i dodici segni zodiacali, che creano un gioco di luci molto suggestivo.

Ora non ti resta che visitare il Duomo di Milano, con tutte le sue bellezze. E anche se l’hai già visitato, questa guida potrà aiutarti nel notare cose che prima non avevi mai visto. 

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