In questa torrida estate del 2022, non c’è niente di meglio per rinfrescarsi di uno dei dolci più buoni del mondo, di natali tutti italiani: il gelato!
Nato in Sicilia nel IX secolo sotto la dominazione araba, si è diffuso in Italia tra il Rinascimento e il Cinquecento, diventando presto uno dei dolci più invidiati e consumati al mondo.
Riconoscere quello artigianale però è spesso difficile: nonostante le gelaterie ne dichiarino l’artigianalità, spesso è complicato capire se lo sia davvero.
Ecco quindi una piccola guida per capire se il nostro gelato preferito è vero gelato artigianale!
1. Il colore
Sembra banale, ma non lo è: anche l’occhio vuole la sua parte, e per capire se un gelato è veramente artigianale, l’occhio è proprio il primo senso coinvolto.
Il colore deve essere perfettamente coerente col gusto: colori troppo brillanti sono indice di un livello alto di coloranti, che possono minare la sua genuinità. In generale, i colori tenui o pastello sono quelli considerati più sicuri.
2. La consistenza
Il vero gelato artigianale non è oleoso e non si attacca al palato. Allo stesso tempo, non è troppo liquido. Quello artigianale è cremoso e leggero: se sembra però eccessivamente cremoso, vuol dire che contiene troppi grassi.
Inoltre, in bocca un buon gelato artigianale dura un secondo! Al contrario del vino, con un bicchiere d’acqua il gusto deve svanire: un’eccessiva persistenza del sapore denota l’uso di agenti chimici.
3. La dolcezza
Lo zucchero è uno degli elementi di punta del dolce, che contribuisce anche a forgiare la sua caratteristica consistenza. Funge anche da anti-congelante: quando c’è scritto “senza zucchero”, è probabilmente una bugia!
L’equilibrio dello zucchero deve però essere perfetto, il gelato non deve risultare né troppo dolce né troppo poco.
4. La temperatura
Se il gelato ti fa venire il mal di testa non è della temperatura giusta, e probabilmente è conservato a una temperatura più bassa per poterlo mantenere più a lungo.
Quello artigianale non deve essere troppo freddo, deve essere piacevole senza dare i brividi. Se contiene dei cristalli di ghiaccio, infatti, si tratta di una pietanza che viene conservata male, poiché i cristalli testimoniano lo sbalzo di temperatura che ha subito.
5. Il punto di fusione
La caratteristica più importante del gelato artigianale è sicuramente il punto di fusione. Una volta nella coppetta o nel cono, non deve sciogliersi troppo velocemente, ma neanche rimanere del tutto compatto come se fosse finto.
Se il gelato si scioglie troppo velocemente la ricetta non è equilibrata, ma ricca di addensanti chimici, che sono gli stessi che gli permettono di svettare verso l’alto nelle vetrine.
Le nuove tendenze dell’estate 2022
Il gelato, come ogni altra cosa, segue la moda. Per individuare quali saranno i trend dell’estate 2022, basta guardarsi intorno.
Le montagne di gelato lasciano spazio a vaschette piane ricoperte di cioccolato o di creme, mentre i coloranti lasciano spazio ai gusti gourmet.
Se fino al 2020, il pistacchio era il gusto che più spopolava, nel 2022 il gusto dell’anno si chiama “Dolce sinfonia”, a base di nocciola, con ricotta, cioccolato e fichi secchi sciroppati al rum, premiato a livello europeo all’Arglace, la giornata europea del gelato artigianale.
E poi, quello definito come “gelato senza”: senza lattosio, glutine o grassi animali, perfetto per il pubblico vegano. Un gelato che diventa sempre più sostenibile.
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