Il brunch: storia della tradizione anglosassone che ha conquistato il mondo

Il brunch: storia della tradizione anglosassone che ha conquistato il mondo

Con l’arrivo dell’estate, siamo sempre più portati ad uscire fuori casa per mangiare con amici e parenti. E quando il sabato e la domenica sono tutti impegnati, l’app Joiupp viene in nostro soccorso, trasformando la solitudine in un’occasione per conoscere nuove persone che condividono i nostri stessi interessi e che frequentano i nostri stessi locali. E cosa c’è di meglio che conoscere gente nuova davanti a un ottimo brunch? 

Il termine “brunch” è generato dall’unione delle parole inglesi “breakfast” (“colazione”) e lunch (“pranzo”), ed è considerato dai più come un pasto tipico della domenica mattina, anche se recentemente si è esteso anche al sabato. 

L’orario perfetto per consumare questo particolare pasto è tra le 11 e le 13, e non esiste un vero e proprio ordine delle portate: il cibo è pensato per essere consumato a buffet. La nuova tendenza tutta anglosassone si sta rapidamente diffondendo in Italia, e non è raro trovare ristoranti o bar in cui si pratica attivamente. Ma quali sono le origini del brunch?

La storia del brunch

Il brunch affonda le proprie radici nell’Inghilterra vittoriana di fine Ottocento. Nella bellissima campagna inglese, i giovani rampolli della borghesia organizzavano grandi buffet al ritorno dalle battute di caccia della domenica.

L’usanza venne ripresa dallo scrittore Guy Beringer, che nel 1895 pubblicò l’articolo “Brunch: a peal” su una rivista specializzata nella caccia. L’articolo definiva il brunch come la colazione ideale per la mattina dopo gli eccessi del sabato sera. La tradizione viene collegata direttamente alla caccia, descrivendola come un momento di allegria, “che mette di buon umore scacciando le preoccupazioni e le ragnatele della settimana”. 
Il brunch divenne poi molto popolare alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando anche la gente comune iniziò a sentire la necessità di trascorrere domeniche spensierate. La tradizione iniziò quindi a diffondersi in Europa e oltreoceano.

Per quanto riguarda l’Italia, la tradizione ha iniziato a diffondersi nelle grandi città, come Milano e Bologna, per poi prendere piede anche nel resto della penisola. 

Oggi bar, ristoranti e hotel organizzano il proprio Sunday brunch, cercando di imitare il tipico pasto americano, ma arricchendolo di prodotti locali e tradizionali. 

Ci sono delle costanti, però: prodotti freschi, passando dal dolce al salato e da bevande calde a bevande fredde, e le classiche uova alla Benedict o le uova strapazzate. Altre costanti sono senza dubbio il bacon, i bagels farciti con salmone affumicato, frutta fresca, muffins, cupcake e brownies, dolci tipicamente anglosassoni. Tra le bevande sicuramente il caffè, il cappuccino e il tè, oltre ai succhi di frutta. 

Insomma, chi più ne ha più ne metta!

Il brunch è un ottimo pasto da consumare anche a casa, ma il cibo è senza dubbio più buono se condiviso! Scarica Joiupp per conoscere persone che hanno i tuoi stessi interessi, e trova il perfetto compagno di brunch domenicale! 

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